Jobe Smith, un innocuo ritardato mentale, viene sottoposto a un trattamento farmacologico in laboratorio. L'obiettivo è dilatare e stimolare la sua intelligenza. La società di ricerca che lo sfrutta non ha però scopi pacifici; Jobe diventa anche la cavia di un esperimento che incrocia un incremento dell'aggressività con l'inserimento nella realtà virtuale. Da un racconto di Stephen King (che pare abbia disconosciuto l'adattamento), un banale film di fantascienza, ennesima variazione di "Frankenstein", sostenuto da effetti speciali mirabolanti....